Mi piego, ma non mi spezzo

Affrontare le inevitabili calamità della vita, mette in moto un’abilità nota come resilienza.. negli ultimi anni grazie anche alla Psicologia Positiva, si è posta un’attenzione particolare a questo concetto, ma di cosa si tratta?

Con questo termine si fa riferimento alla capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici riorganizzando positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.
Il termine deriva dal latino “resalio”, iterativo del verbo “salio”, che in una delle sue accezioni indica l’azione di risalire sulla barca capovolta dalle onde del mare.
Nell’ambito della scienza dei materiali, “resilienza” indica la proprietà che hanno alcuni elementi di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In biologia e in ecologia la resilienza esprime la capacità di un sistema di ritornare a uno stato di equilibrio in seguito ad un evento perturbante.
Dunque, gli individui resilienti sono coloro che trovano in se stessi, nelle relazioni interpersonali, e nei contesti di vita dei fattori di protezione che gli permettono di superare le difficoltà.
Tra i fattori di rischio secondo Werner e Smith (1982) troviamo i fattori emozionali (abuso, bassa autostima, scarso controllo emozionale), interpersonali (rifiuto dei pari, isolamento, chiusura), familiari (bassa classe sociale, conflitti, scarso legame con i genitori, disturbi nella comunicazione), di sviluppo (ritardo mentale, disabilità nella lettura, deficit attentivi, incompetenza sociale).
Tra i fattori protettivi: buon temperamento, sensibilità, autonomia, competenza sociale e comunicativa, autocontrollo, consapevolezza che i traguardi dipendono dai propri sforzi, la qualità delle relazioni tra genitori, il sostegno della madre nell’accudimento del piccolo …

Questi sono solo alcuni degli elementi che possono influire sulla propria resilenza, molto può variare da persona a persona, dal contesto di riferimento e dal periodo di vita dell’individuo. Infatti, può  capitare che nonostante la propensione a cogliere gli aspetti positivi delle situazioni, si rimanga “schiacciati” dalla sofferenza, in questi casi l’aiuto di un professionista sarà indispensabile per ritrovare il proprio benessere.

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