“Non sono pazzo, perché dovrei andare da uno psicologo?!”, “perché dovrei andare a raccontare i fatti miei a un estraneo?”, “non ho bisogno di consigli, so io cosa fare della mia vita”, “perché dovrei spendere soldi per parlare?!”, “e cosa diranno gli altri vedendomi entrare in uno studio psicologico?”, “mio marito/moglie non vuole che racconti i fatti nostri ad un’altra persona!”, “cosa potrebbe dirmi di diverso da un amico o da un prete?”, “io da uno psicologo!? perché non ci vai tu!?!”…Potrei continuare all’infinito… generalmente questi luoghi comuni sono le tipiche frasi che la gente ripete di fronte all’ipotesi di contattare un professionista, sia perché ancora persiste un forte pregiudizio rispetto questa figura, che pone le sue radici sul temere di essere etichettati come “matti”, sia perché affrontare i propri malesseri può portare a galla le nostre paure e sofferenze più remote. Ciò porta a procrastinare l’analisi e la presa di coscienza di ciò che non ci fa stare bene.
Bisogna quindi informare la gente, far conoscere le competenze e le capacità di questa figura professionale. Solo così si possiamo sfatare vecchi miti e capire la grande importanza che lo psicologo può rivestire in tantissimi campi.
Io mi sento in dovere, se pure nel mio piccolo, di portare alla luce le bellezze di questa professione tramite questo sito.
Cominciamo con il capire perché dallo psicologo non “vanno i matti”, e proviamo a capire insieme come il supporto di uno psicologo differisce da quello di un amico, un parente, un prete, un genitore …
Chi è lo psicologo?
Bhe.. innanzitutto è una figura professionale che ha alle spalle molti anni di studio: laurea triennale più laurea specialistica, tirocinio formativo di un anno, esame di stato per certificare ulteriormente le competenze acquisite, continui corsi di aggiornamento ed esperienza sul campo, molti psicologi sono anche psicoterapeuti, ciò vuol dire che studiano per altri 4 anni, si formano e continuano a fare esperienza sul campo.
Lo psicologo e lo psicoterapeuta sono in continua formazione e aggiornamento. Il loro studio, quindi, non finisce dopo gli anni universitari, ma continua perennemente confrontandosi con risultati di ricerche scientifiche internazionali, ampliando lo sguardo anche al confronto con altre figure come medici, psichiatri, altri psicologi, sociologi, ricercatori… Inoltre, essendo la psicologia una scienza che si applica a tutti i contesti umani spesso lo psicologo si ritrova a lavorare in equipe multidisciplinari e questo gli permette sia di proporre progetti per migliorare il benessere del gruppo sia di acquisire conoscenze tecniche inerenti altri campi professionali.
Quindi l’utente che si rivolge ad uno psicologo, dopo essersi accertato che quest’ultimo sia iscritto all’albo nazionale degli psicologi, può sentirsi certo di “essere in mani sicure”.
Cosa fa?
Definire cosa fa uno psicologo in poche righe mi sembra riduttivo, in quanto tanti sono i contesti in cui questa figura potrebbe trovarsi a lavorare e diversificati sono i suoi possibili interventi.
Mi soffermerò ora a sottolineare solo la sua importanza in ambito clinico.
Tutti noi ci troviamo ad affrontare nel corso della vita momenti in cui sperimentiamo tristezza, insoddisfazione, inadeguatezza, nella maggior parte dei casi riusciamo da soli a far fronte a queste situazioni in altre invece ci sembra di non potercela fare. Può capitare, ad esempio, di trovarsi in circostanze in cui prevalgono pensieri e/o comportamenti automatici e negativi, capaci di interferire con la nostra serenità e impedire alle nostre aspirazioni di vita di realizzarsi, sappiamo di voler cambiare e non sappiamo come (vedi anche articolo “vivete la vita in larghezza”). In tutti questi casi lo psicologo ci può aiutare.
Il primo strumento di aiuto è la relazione unica che si creerà con il vostro professionista, una relazione sana, che vi darà l’opportunità di costruire insieme uno spazio tutto vostro, uno spazio neutro dove potrete dedicarvi solo a voi stessi. E’ grazie a questa “base sicura” che avrete modo di prendere consapevolezza di quello che vi sta accadendo in un determinato periodo della vostra vita.
Un bambino che sta iniziando a gattonare per esplorare il mondo, ha bisogno di sentire la presenza di un caregiver (la madre o chi si prende cura di lui), in modo da avere la possibilità di esplorare autonomamente il mondo e la sicurezza di poter contare su di esso se qualcosa dovesse andar storto, cosi anche l’utente che si rivolge allo psicologo avrà la possibilità di “esplorare lo spazio intorno a sè” passato, presente e futuro con serenità, poiché la presenza, il sostegno e la fiducia creata con il professionista, permetteranno di farlo in maniera sana e consapevole con la certezza di essere ascoltati e sostenuti nel caso in cui durante l’esplorazione si presentassero sofferenze non elaborate.
Cosa differenzia uno psicologo da un non-professionista?
Spesso si preferisce parlare con un amico piuttosto che con uno psicologo per tante ragioni. Ma bisogna valutare i pro e i conto. Chi si rivolge ad un amico potrebbe farlo sia perché si fida di quella persona, sia perché non spenderà nulla in termini economici per ricevere un consiglio.
La prestazione psicologica così come tutte le altre prestazioni specialistiche necessita di un costo. Così come siamo disposti ad investire per realizzare gli altri progetti della nostra vita, allo stesso tempo prenderci cura del nostro animo e delle nostre relazioni può richiedere un investimento economico, di tempo e di energia. Sono proprio queste caratteristiche, la motivazione, il tempo, il supporto di un professionista, che permettono al cliente di affrontare i propri disagi e promuovere il proprio benessere psico-fisico.
Da sottolineare che lo psicologo a differenza degli altri non dispensa consigli.. lo psicologo è esperto dei meccanismi della mente e delle dinamiche relazionali, può quindi sostenere il cliente a crearsi nuove lenti per guardare il mondo, può presentargli strade nuove di significato che prima forse non si riuscivano a vedere perché troppo concentrati su quella che si stava percorrendo.. Ma non dà consigli, l’utente è il solo che può decidere su se stesso e la propria vita. Lo psicologo promuove un cambiamento che nasce automaticamente nel cliente grazie all’autoconsapevolezza di ciò che sta vivendo.
Lo psicologo a differenza di una persona cara è capace di creare uno spazio neutro, in cui non è pensabile un condizionamento e/o coinvolgimento personale, questo è il motivo per cui è preferibile non avere come pazienti parenti o amici.
Lo psicologo riesce a creare la giusta distanza tra sé e l’altro, propone miglioramenti personali al cliente sulla base della sua formazione professionale riconosciuta a livello nazionale e internazionale e non sulle sue personali convinzioni.
Lo psicologo a differenza di chiunque altro prepara e co-costruisce insieme all’utente un setting specifico dove dedicarsi completamente alla propria salute psicofisica, un “luogo” esclusivo per quella relazione, un luogo sicuro, in cui tutte le proprie emozioni possono avere voce senza censure.
dott.ssa Angela Gaeta